La Valpolicella, non solo vini Amarone

La Valpolicella è una zona che raccoglie pochi comuni del Veneto, posta a nord di Verona, abbraccia le Prealpi Veronesi con le sue lunghe vallate. In Valpolicella sono presenti testimonianze risalenti all’epoca romana, templi, rovine e strade e questo la rende molto gettonata tra le mete turistiche vicine alla zona del Lago di Garda. Famosa principalmente per la viticoltura, vanta una tradizione enologica di grande rispetto. La Valpolicella è segnata da tre grandi vallate che si estendono da nord a sud: una per ogni torrente. I monti Lessini, posti al confine nord della Valpolicella sono una barriera naturare ai rigidi venti settentrionali e permettono alle vallate di godere di un clima buona anche durante l’inverno.

Il significato nel nome “Valpolicella” non è certo e ci sono diverse ipotesi accreditate, tra cui una che associa il termine Valpolicella alle cantine, attive già ai tempi dei romani. Secondo questa ipotesi, il termine Valpolicella deriva dal latino Vallis-polis-cellae, cioè “valli dalle molte cantine” ma questo, come già scritto, è solo una delle ipotesi sul significato di Valpolicella.

L’agricoltura, in Valpolicella è sempre stata molto importante e ne ha formato la spina dorsale creando ricchezza e benessere. La coltivazione della vite, in particolare la storica vocazione di questo territorio, ha permesso a molte cantine di superare i confini locali ed internazionali imponendosi per prestigio e notorietà. Il vino più famoso tra quelli qui prodotti è l’Amarone della Valpolicella, apprezzato in tutto il mondo da ogni appassionato. Una menzione importante va al Valpolicella Ripasso, uno dei fratelli minori, assieme al valpolicella superiore, dell’Amarone della Valpolicella. La produzione del Valpolicella Ripasso segue un disciplinare molto rigido ed antico e consiste nel versare il vino Valpolicella nei tini dove era stato pigiato l’Amarone della Valpolicella, lasciandolo sostare per circa 15-20 giorni, successivamente il vino verrà lasciato affinare in botte. Durante la sosta nei tini, il vino assorbirà parte degli aromi tipici dell’Amarone. Questo vino si abbina perfettamente con piatti della tradizione veneta oltre ad essere un ottimo accompagnamento durante una grigliata a base di carne.

Tra le dolci colline delle vallate della Valpolicella sono coltivate uve Corvina, Molinara e Rondinella, uve autoctone presenti già dai tempi degli antichi romani. Le vallate e le colline della Valpolicella ospitano grandi quantità di filari di uva e tra questo, in percorsi tra verde ed azzurro è possibile passeggiare serenamente.
Una struttura tipica della Valpolicella è la pieve, in cui una piccola chiesetta o costruzione sacra era il centro della quotidianità di una comunità legata dalla stessa fede. Non solo vini quindi in Valpolicella ma anche molta spiritualità legata ad un lungo periodo storico.

la Pieve Romanica di San Giorgio.

La Pieve di San Giorgio di Valpolicella è situata in cima a una collina nel paese di San Giorgio Ingannapoltron. La parola “Ingannapoltron”, dal dialetto veronese sgnifica “colui che inganna i poltroni, cioè i pigri”. Deriva dal fatto che la pieve, sembra essere vicina ma in realtà richiede molta più fatica per essere raggiunta. L’attuale struttura della pieve è stata costruita su resti romanici. Riferimenti celtici negli intarsi, figure di animali e di essere umani in contemplazione.

La Pieve di San Giorgio è idealmente il punto di partenza per la scoperta della Valpolicella in cui i vini sono idealmente il collante di ogni tappa.