Viaggio a New York, dove fuochi sono passati alla storia

Chi ha pianificato un viaggio a New York sa che visiterà una metropoli dinamica e che non sta mai ferma; non a caso viene visitata ogni anno da decine di milioni di persone provenienti da ogni parte del mondo. A New York si respira innovazione sotto tutti i punti di vista, e anche la cucina non poteva essere esclusa. Non vi sono dubbi: organizzare un viaggio a nella Grande Mela significa anche adattarsi alle abitudini di un’attività culinaria concepita in modo completamente diverso da quella a cui siamo abituati in Italia.

Un esempio su tutti: mentre noi italiani siamo soliti cucinare quotidianamente sia per noi stessi sia per le nostre famiglie, negli Stati Uniti è prassi comune mangiare qualcosa a un corner bar nel minor tempo possibile. Il rapporto che gli Americani hanno con il cibo si riflette anche nella disposizione delle cucine americane, che hanno dotazioni molto diverse da quelle diffuse in Italia e, più in generale, in Europa.

Mentre in Italia l’utilizzo dei fuochi in cucina è ancora la normalità (i forni a induzione sono installati solo nel 20% delle case), negli Stati Uniti, e nella fattispecie a New York, i fornelli a gas sono passati alla storia da anni e tutto lascia pensare che anche in Italia si assisterà molto presto a un cambiamento di questo tipo. Non si tratta di una mera questione di moda o estetica, i vantaggi dei piani di cottura a induzione sono notevoli: si va dalla maggiore sicurezza alla praticità e facilità di pulizia. D’altro canto New York è una città che viaggia ad alta velocità: i tempi di cottura ridotti, tipici dei piani cottura a induzione, non potevano non fare breccia nei newyorkesi. Questa digressione, unita al basso costo dell’elettricità negli Stati Uniti, spiega perché, se hai organizzato un viaggio a New York e stai pensando di affittare un appartamento per essere libero di cucinare in autonomia, molto probabilmente ti dovrai confrontare con dei piani cottura a induzione.

Non solo piani a induzione: i forni a microonde

I piani a induzione sono sempre più frequenti anche nei ristoranti newyorkesi; gli esperti del settore sostengono che presto non sostituiranno solo i fornelli a gas, ma anche il forno a microonde. Tuttavia a oggi quest’ultimo continua a essere una delle soluzioni più utilizzate e apprezzate per la cottura veloce dei cibi anche a livello professionale. Ne è un esempio Pat La Frieda, la rosticceria aperta dalla catena di punti di vendita The Pennsy, che si vanta di cucinare la carne al microonde con una qualità uguale, se non superiore, di quella alla brace (a New York la trovate in Plaza Pennsylvania). Sembra incredibile che si possa gustare un’ottima bistecca dalla superficie dorata – e con tutti i succhi tipici della carne all’interno – cucinata in questo modo. Tuttavia bisogna riconoscere che i forni a microonde scelti dalla compagnia, i Menumaster Commercial MXP22, sono dotati di programmi di cottura sempre più innovativi; 15 volte più veloci di un forno normale, permettono di impostare automaticamente tempo, funzione e potenza. Dal design ergonomico e salvaspazio, questi forni sono in grado di cucinare piatti di alta qualità in pochi minuti senza comprometterne le proprietà (per cuocere un cavolfiore bastano 45 secondi) e possono essere disposti uno sull’altro.

Grazie all’elevata tecnologia, Pat La Frieda lavora la carne per 300.000 persone ogni giorno e produce quotidianamente più di 75.000 hamburger. Un esempio virtuoso, tutto da provare, di come il forno a microonde possa sostituire gli strumenti tradizionali per la cottura dei cibi. A New York i fornelli a gas sono passati alla storia, sostituiti senza troppi complimenti dai piani a induzione. Il caso di Pat La Frieda lascia ipotizzare che rimpiazzare i forni a microonde non sarà altrettanto facile.