Come organizzare un viaggio gastronomico: strumenti, idee e località

Dove (e come) organizzare un viaggio gastronomico in Italia? Abitiamo in uno dei Paesi più rinomati al mondo per la cucina tradizionale, per i piatti tipici che rappresentano ogni regione italiana. Sono tanti i simboli della nostra tavola, come la pizza, la carbonara, il risotto alla milanese. Tuttavia, abbiamo scelto di suggerire gli strumenti e le idee per pianificare il viaggio all’insegna del buon cibo, inserendo anche qualche località per prendere spunto.

Come pianificare la vacanza gastronomica

Nel momento in cui scegliamo una vacanza di tipo gastronomico, dobbiamo pensare a quale località vorremmo visitare e informarci sui piatti tipici. Dobbiamo anche avere ben chiaro in mente un ulteriore aspetto: possiamo fare un tour su un prodotto specifico, o magari assaggiare le specialità, anche quelle poco conosciute di un territorio. In ogni caso è bene armarsi di pazienza e fare qualche ricerca: non mancano poi eventi specifici dedicati agli artigiani del gusto. Non vogliamo porre delle regole durante la pianificazione, ma offrire gli strumenti migliori per un’organizzazione impeccabile e senza stress.

Cosa occorre per un tour gastronomico

I tour gastronomici sono perfetti perché possono essere strutturati a nostro piacimento, senza alcun freno. Abbiamo la possibilità di assaggiare un po’ di tutto, e alcuni strumenti tornano utili, come le app di viaggio, le app di prenotazione o persino Instagram, in cui è possibile trovare i profili di riferimento per la cucina regionale (o di una città specifica). In genere, le cose da fare in fase organizzativa sono due.

  • Cercare i piatti tipici della località in cui ci si recherà, selezionando accuratamente anche quelli poco conosciuti (in vacanza si deve provare sempre qualcosa di nuovo);
  • Tracciare un itinerario con i ristoranti in cui si mangerà e prenotare in anticipo.

Le località per un viaggio gastronomico in Italia

Per agevolare la scelta, abbiamo pensato di suggerire qualche località tra le regioni in cui si mangia meglio in Italia. Alcuni piatti sono dei veri capisaldi della cucina italiana, che hanno fatto il giro del mondo e che sono diventati dei simboli. E allora cosa aspettiamo? Prenotiamo il viaggio e partiamo.

La Sicilia

Tra le mete più rinomate in cui mangiare bene in vacanza c’è la Sicilia: la cucina tipica siciliana è un tripudio di sapori mediterranei, in cui il pesce è tra i piatti forti, ma non solo. Non possiamo non menzionare la “tavola calda”, che dalla Sicilia occidentale alla orientale conquista i suoi turisti: se a Catania abbiamo l’arancino e la cipollina, a Palermo troviamo l’arancina e la ravazzata.

Da pane con panelle e crocchè fino alle busiate trapanesi o pasta alla norma, l’organizzazione di un tour gastronomico in Sicilia deve essere strategico. Questa Terra non ha mai rinunciato alla buona tavola: prova ne è che il valore principale per i siciliani è la cucina tradizionale. A cui non solo non sanno dire di no, ma sanno come rinnovarla, proponendo nuovi gusti ai turisti.

L’Emilia Romagna

In Emilia Romagna non si scherza affatto: i piatti tipici e le specialità da provare in vacanza sono assolutamente prelibati. Siamo in una delle regioni che più hanno deciso di tramandare la tradizione culinaria, di non rinunciare all’antica arte della pasta fatta a mano: cappelletti, tortellini, passatelli, strozzapreti. Ed è proprio la pasta fresca la grande protagonista, ma non solo. Perché, nel momento in cui ci avviciniamo alla Romagna, scopriamo anche i suoi piatti di mare e le immancabili piadine (ma occhio ai cassoni o crescioni, delle piadine farcite e cotte da chiuse).

Alloggiare in Romagna in particolare, poi, è molto facile, grazie alla presenza di piattaforme online che rendono la prenotazione veloce e sicura, come Cattolica.info. Per chi è alla ricerca di una struttura, suggeriamo questi hotel a Cattolica ideali per famiglie: anche l’offerta gastronomica è in linea con i palati di grandi e piccini.

Il Trentino-Alto Adige

C’è chi ama il Trentino-Alto Adige d’inverno e chi d’estate, per i suoi panorami mozzafiato e per la possibilità di sciare negli impianti, o magari per fare trekking nei sentieri. Tuttavia, una menzione d’onore va alla cucina trentina e altoatesina: un tripudio di sapori forti, decisi, ma anche delicati, soprattutto se andiamo a considerare i piatti tipici invernali, perfetti per riscaldarsi dopo una ciaspolata o una camminata sulla neve.

La cucina altoatesina è inoltre molto rinomata a livello internazionale, ed è tra le province italiane più premiate. Alcuni prodotti tipici, come il Brezel o lo Strudel, sono stati certamente realizzati sulla scia delle influenze dei Paesi vicini, come l’Austria e la Svizzera. Consigliamo sicuramente di assaggiare i salumi e formaggi tipici, come il formaggio di montagna di Sesto. Ma vanno provati anche gli Spatzle e i canederli: quest’ultimi portano avanti una tradizione secolare (sono persino presenti in un affresco del 1180) e sono disponibili in tantissime varianti.

Cosa mangiare durante un viaggio gastronomico con bambini?

Per chi parte con i bambini durante un tour gastronomico, diamo delle indicazioni essenziali: è molto importante comprendere l’offerta culinaria dell’hotel in cui si alloggerà, ma non solo. Se abbiamo in mente di andare a pranzo o cena in un ristorante, chiediamo al telefono se sono presenti dei menù per bambini, in modo tale da non scontentare nessuno e far felici tutti a tavola.